mercoledì 16 novembre 2011

PER LA LUNA E I FALO'

Cesare Pavese

Secondo le tradizioni popolari, gli ultimi tre giorni di gennaio sono i più freddi di tutto l'anno. Questi giorni sono comunemente chiamati "giorni della merla", ma l'origine di questo modo di dire risale a tempi antichissimi e viene tramandata attraverso tante leggende di origine contadina.


Ad illuminare i Canti della Merla nella nebbia notturna, spesso in riva al fiume, i famosì falò che fanno parte di questa tradizione tipicamente padana e che hanno ispirato poeti e scrittori, primo fra tutti Cesare Pavese.


« [...] gli chiesi se Santa era sepolta lì. - Non c'è caso che un giorno la trovino? Hanno trovato quei due... Nuto s'era seduto sul muretto e mi guardò col suo occhio testardo. Scosse il capo. - No, Santa no, - disse, - non la trovano. Una donna come lei non si poteva coprirla di terra e lasciarla così. Faceva ancora gola a troppi. Ci pensò Baracca. Fece tagliare tanto sarmento nella vigna e la coprimmo fin che bastò. Poi ci versammo la benzina e demmo fuoco. A mezzogiorno era tutta cenere. L'altr'anno c'era ancora il segno, come il letto di un falò. »


Un aspetto comune alle diverse versioni della leggenda della Merla è l'originario colore bianco dei merli. La versione più diffusa narra di una merla bianchissima, che volava coi suoi piccoli alla ricerca di un riparo. Il suo volo procede senza risultati sino a quando, ormai allo stremo delle forze, la merla avvista il fumo che sale da un camino. Decide così di portare i suoi piccoli in quella calda e sicura dimora, riuscendo a salvare la sua famiglia; ma i merli divennero tutti neri a causa della fuliggine. Da allora, in segno di ringraziamento, accettarono di essere neri.


E' di questi giorni la bizzarra proposta di abolire queste manifestazioni folcloristiche adducendo motivazioni ambientaliste. Se la proposta trovasse riscontri effettivi, potrebbe compromettere l’organizzazione di decine di manifestazioni che appartengono alla storia del territorio e a cui gli abitanti dei vari paesi sono molto legati. Non dico altro.


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