Il piacere dell’indefinito nasce dal fatto di dover compensare, ricostruire ciò che non c’è, o non è pienamente visibile, con l’immaginazione.
La realtà sensibile possiede di per sé questa forte carica suggestiva, e l’inconsistenza dell’immagine consumata ha la capacità di porre la questione su questa specifica poetica.
L’immagine
consumata non è completa, o per lo meno, lo è stata ma ora non lo è più. Il
processo che ha portato a questa disgregazione è di natura temporale, o
mentale.
Le opere
presentate in mostra sono quindi opere incomplete, filtrate dalla memoria, dal
tempo, o da un sentimento che nella passione stessa che le ha pervase, le ha al
contempo consumate.
L'inaugurazione della collettiva è domani alle 18.00 alla galleria Pikidi Arte via D. Chiesa/v. Cappelletti (dietro Palazzo
Cittanova) a Cremona - orario di apertura: feriali 18.00/20.00 - festivi 17.00/20.00.
ps. Le immagini di questo post sono quattro opere a vernice su tavola che mi sarebbe piaciuto esporre, ma che ormai, dopo giorni di ricerca, mi sto quasi rassegnando ad avere perso..., esporrò delle altre teste a vernice su carta.
Nessun commento:
Posta un commento