La conoscenza del mondo, per un bambino, è di tipo plurisensoriale. E, tra tutti i sensi, il tatto è quello maggiormente usato, il tatto completa una sensazione visiva e auditiva, dà altre informazioni utili alla conoscenza di tutto ciò che ci circonda. Il senso del tatto viene poi trascurato, come non importante, secondo gli adulti che sono stati a loro volta condizionati da un'educazione limitativa, orientata solo sulla vista e sull'udito.
(I laboratori tattili di Bruno Munari - ed Corraini)
L'incontro di formazione di ieri a Vescovato è partito da queste premesse munariane per lavorare sulle scale di valori tattili, che sono la base da cui partire se si vuole ragionare di tattilismo, libri tattili o tattiloteche. Questi sono alcuni dei risultati prodotti dalle maestre:
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